Giorno 6 – Giorno 7, Innsbruck – Treviso – Bologna, …..parecchi km!!!!

Le strade del trentino non le batte nessuno. Innsbruck, brennero, vipiteno, bressanone, bolzano, vigo di fassa, moena, san martino di castrozza….. questo e’ il paradiso, anche a 40 all’ora su per ste ritte!!!! Scrivo da un ristorante di san martino, davanti ad un piatto di canederli. Dove saro’ stasera non lo so neanche io….. 

Bologna – Potrei ripartire, certamente non volare, ma viaggiare…. si viaggiare! Evitando le buche piu’ dure, senza per questo cadere nelle mie paure, gentilmente senza fumo, con amore. Dolcemente viaggiare…. rallentando per poi accelerare, con un ritmo fluente di vita nel cuore, gentilmente senza strappi al motore. E tornare a viaggiare… e di notte con i fari illuminare, chiaramente la strada per saper dov’andare! Pero’ qui sto bene, credo di aver ritrovato quello che tempo fa avevo perso, e dopo tutto questo tempo non sembra cambiato niente. Forse son venuto qui anche per questo e sono contento di esserci. Sono vicino casa, ma ancora devo farne di strada, e vorrei non fermarmi mai.

Domani il motore da 125cc che sviluppa 8cv della mia cara vespa, incontrera’ opere d’arte da 700 – 750 cv. Andremo nelle fabbriche di ferrari e pagani, e l’obiettivo sara’ entrare nella pista di fiorano per fare un giro. Non so come faro’ ma io ci provo.

In trentino, tra il lago di carezza e vigo di fassaImmagine

 

 

Giorno 5, Zurigo – Kostanz – Innsbruck, 360 km

Giornata impeccabile o quasi!! Ho lasciato molto presto zurigo, purtroppo la nebbia malefica non mi ha lasciato fino al lago di costanza. Unico dispiacere di oggi, non sono andato fino al liechtestein perche’ ho sbagliato strada…. infatti mi sono ritrovato in autostrada prima del previsto, subito dopo il confine tedesco. 200km di lunghissime e calde gallerie, curvoni a parabolica con i campi innevati, aria gelida e sole che batte forte annullando il freddo. Il panorama, neanche a dirlo, toglie il fiato, soprattutto dalla sella della vespa, che oggi e’ stata una saetta. Innsbruck, dove sono ora, e’ la citta’ migliore dove potessi capitare. Ci sono i mercatini di natale, atmosfera natalizia…. non vorrei essere in nessun altro posto. Ho conosciuto anche un ragazzo con una bella 180 rally, le vespe tra di loro si attraggono!!!, Appena mi ha visto passare mi e’ corso dietro, aiutandomi a cercare un albergo. Mi fa piacere vedere che tra vespisti si possono fare tante amicizie!!! Alla fine sono andato in un albergo non proprio economico, un 4 stelle proprio in centro, che vale tutti i soldi che ho speso! Grandioso.

Io e Markus, la mia Et3 con la sua 180 rally!!!Immagine

I mercatini di Natale alle 7 di mattinaImmagine

 

Giorno 6, Ginevra – Berna – Zurigo, 260 km

Se ieri speravo di godermi la svizzera, direi che mi sono goduto la nebbia, il gelo e i problemi. Il tubo della benzina ha deciso di crettarsi e ho cominciato a perdere miscela lungo tutta berna. Un’officina di italiani mi ha aiutato, in 3 hanno smesso di lavorare per andare intorno alla vespa, sembrava un pit stop di f1. Grazie! Adesso vola come prima. Puntavo ad essere a zurigo stasera………… e sono a zurigo!!!!!!!!! Abbiamo fatto gli straordinari e recuperato il tempo perso sfidando madre natura, e i 150 km peggiori di tutto il viaggio. Ma sono piu’ che soddisfatto. L’hotel e’ stupendo e i prezzi riprencipiano ad essere normali…. domani i km saranno tantissimi, e la tappa e’ la piu lunga e difficile. Sam

 

Giorno 3, Cuneo – Ginevra – 380 km

Scrivo da ginevra. Oggi giornata di imprevisti, nel bene e nel male. Ad ivrea in un distributore al posto della vpower, non so che troiaio c’era…. la vespa ha iniziato a singhiozzare e a non ripartire. Faceva un fumo della madonna, un puzzo assurdo, e ho pensato subito al paraolio che tirava dentro l’olio del cambio, ovvero viaggio finito. Invece e’ bastato svuotare il serbatoio e rimetterci la miscela di un altro distributore, per farla tornare la stessa di prima! Il tempo perso l’ho recuperato facendo il traforo del monte bianco, visto che tutti i valici sono chiusi per neve. Non solo ho risparmiato 40 km, ma ho anche ripreso la sensibilità delle mani dato che erano congelate, e dentro al tunnel si sono un pò riprese. Sono arrivato a Ginevra al tramonto, dopo aver fatto gli ultimi 50 km tutti in discesa. Domani i km saranno meno, e spero di trovare una giornata di sole per godermi la svizzera. Dopo i 380 km odierni, vel saluto.

 

A courmayeur, ultimo paese italiano prima del traforo!

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Qui sono a Ginevra, appena arrivato mi sono accorto che un pò di miscela…..Immagine

Giorno 2, Portofino – Montecarlo – Cuneo – 347 km

Oggi ne abbiamo viste di tutte. Dal traffico indiavolato e i semafori rossi di genova, alla stupenda costiera ligure e il mare sotto ad un gran bel sole. Poi montecarlo, dove ho girato nella pista in 7 minuti e 20”, vigili che mi fischiano dietro compresi. Non solo, ma in mezzo a tutte quelle supercar è sbucato anche Loris Capirossi (Lamborghini Murcielago SV), che ho prontamente salutato e lui senza la minima idea di chi fossi, ha ricambiato il saluto!!! Dai 25° di monaco ai 4° di tende in francia. Domani partira’ la sfida contro il freddo, quando lui calera’ i suoi assi io rispondero’ con magliette termiche,sciarpe e ogni ostia che possa tene’ caldo, visto che i chilometri saranno davvero tanti. Adesso andrò a mangiare qualcosa qui a cuneo, sperando di ritrovare l’albergo in mezzo a questa nebbia! Salut!

Loriiisss!!!

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Qui sono davanti al tunnel di Montecarlo, dove anche le auto da Formula 1 ci entrano… a 200!!Immagine

Qualche bella curva prima di arrivare a Tende.Immagine

Giorno 1 – Portofino, 416km

Direttamente da portofino! 416km da pienza, aurelia chiusa in 2 tratti a causa della strada distrutta e massa carrara allagata.

Non contento, mi sono anche avventurato dentro alle 5 terre, dove per risalire da porto venere ho dovuto farmi tutta la strada di 1°!!! Domani mattina sveglia alle 6, spero di non cadere di sotto da questo b&b perche’ e’ a 80 metri a picco sul mare. Portofino è davvero bella anche se in questa stagione è deserta, ed ha un solo ristorante aperto… Domani faro’ altrettanti km e usciro’ dall’italia, per poi rientrarci e incominciare a salire verso le alpi. Adios!

L’alba vista dalle rive di Portofino…

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In preparazione per un giretto… In 7 stati!

09/11/12

Bene, tra poco si parte. Intanto la Vespa è pronta, preparata e vogliosa di partire quasi quanto me!

La scorsa settimana sulla nazione c’era la mia intervista, 10 giorni fa mi hanno intervistato anche alla radio!!

Intanto ho finito di tappezzare la Vespa con gli adesivi di qualche sponsor che mi ha aiutato e sostenuto, e che ringrazio!!!

Il percorso a vederlo così sembrerebbe abbastanza semplice… ma mi domanda se io vado a cercare la semplicità oppure no? Se voglio la semplicità le mie ferie le passo sul divano!

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Sono a fare un giro in Vespa. Se non torno nel giro di 2 settimane, cari, aspettate un pò di più.

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La VespAcropoli – Giorno 5

E’ mattina, ho dormito ancora bene e per fortuna sono vivo. non materialmente, ma mentalmente intendo! uscire da atene sinceramente mi sta pensiero, non vi immaginate il casino di quelle strade. ok, tempo di prepararmi, pagare quell’hotel che m’ha fatto quasi ribrezzo (e tempo di conoscere anche un ragazzo che è rimasto estasiato dal mio viaggio e dalla mia vespa, tant’è vero che mi ha aiutato anche a caricarla!) che sono già in strada. prendere la n.8 direzione korinthos è stato facile devo essere sincero, che culo. in 20 minuti son fuori dal centro e il cielo è coperto ma freddo non fa. son contendo di lasciarmi questa esperienza alle spalle, la vespa va benone e ho il -quasi pieno- nel serbatoio, più 2 litri di miscela nella stagna di scorta. dopo 70 km percorrendo la strada con il tasso di mortalità più alto di tutto il paese, incontro 2 motociclisti che mi fanno cenno di fermarmi. là le moto in verità sono gli scooter da 125cc o 110cc. sono simpatici veramente, hanno molta stima della vespa e vogliono a tutti i costi fare delle foto per il loro motoclub. wow penso, mi fa piacere incontrare gente così. riparto carico e con il sorriso stampato sulla faccia, passo korinthos e dopodichè comincia quella che io credo sia stata la parte più allucinante del viaggio. dico allucinante perchè i miei battiti cardiaci son sicuro che hanno raggiunto dei picchi di 200bpm! 
cosa succede?? succede che dopo korinthos mi accorgo di aver preso la new national road (è una superstrada) che passa di fianco alla n.8 che avevo fatto all’andata. premetto che entrambe portano a patras, quella che ho preso io è più veloce e diretta, mi evita i paesi e le curve, inoltre passa proprio accanto al mare. a patras mancano 120km, quando mi entra la riserva. penso subito ad uscire da quella superstrada, ma c’è un problema molto grosso. non ci sono uscite da almeno 20km per le altre strade. non ci sono distributori, e cristo, non ci sono neanche piazzole. non scherzo! alcuni cantieri abbandonati costringono camion e auto a viaggiare sparati su una sola corsia, e io sono li intrappolato senza potermi fermare. ci dovrà essere un’uscita penso, per forza. dopo 10 km neanche l’ombra, e per mettere miscela devo fermarmi dietro a un cespuglio proprio a bordo strada, con le auto che mi passano a 2 metri a 100 all’ora e i camion… uguale. mattarello devo sbrigarmi ad uscire da qui. maaa….. vado a prendere la stagna in mano ed ecco che il mio cuore va sù all’impazzata, comincio a tremare e sudo freddo. se avessi avuto una rottura improvvisa sarebbe stato diverso, ma restare in quella maledetta strada senza benzina non lo accetto. la stagna che ho in mano tiene si e no mezzo litro di benzina. capisco che se non trovo un’uscita sono completamente fottuto e a patras manca moltissima strada. calo giù la miscela fino all’ultima goccia, decido di ripartire e di pregare. già ripartire da questa “piazzola” non è semplice, e il rischio che qualcuno mi centri è molto alto. ma riesco a sgattaiolare e a rimettermi in corsia. l’andatura è 1/4 di gas, 4600 giri/min. ho levato la riserva perchè voglio essere avvertito quando mi entra di nuovo, e dopo 10 km neanche, eccola li, di nuovo lei. comincio ad incazzarmi con la grecia e le sue stramaledette strade. ma come è possibile, un distributore, un’uscita, neanche una piazzola???????? sono CHIUSO qui dentro e tra neanche 20km sarò anche fermo. immaginate la sensazione? se ci ripenso, la adoro. completo terrore, ma vi assicuro che sono quelle emozioni che restano dentro e fanno crescere, trovarsi persi senza via d’uscita è una cosa da vivere. ma momentaneamente sono incazzato di brutto e le preghiere non giovano. dopo 15 km dietro ad un curvone verso destra…………………………….. un rettilineo che si snoda fino all’orizzonte, senza vie d’uscita, che prosegue inesorabile e infinito. non ce la faccio più, urlo a tutta voce testuali parole “MA COME mattarello E’ POSSIBILE CHE IN QUESTO POSTO NON CI SIA UNA COSA A VERSO!!! MA CHE SCHIFO DI STRADA E’ QUESTA PORCA PUTTANA!!!! ACCIDENTI A QUANTI SIETE MALEDETTI!!!” 
ho urlato cosi forte che qualcuno lassù, mi ha sentito. la mia voce è risuonata nell’alto dei cieli, e qualcuno apparentemente distratto si è ricordato che io esisto e ho bisogno di aiuto. finito il rettilineo e con la gola che mi fa male, vedo la cosa più bella che potessi vedere: un cartello blu che indica DERVENI a mt. 1500 (mi sembra) 1 km e mezzo ancora, dobbiamo farcela. la mia mente è ossessionata e inizio a pensare che quel cartello portasse in un’altra superstrada.
invece no, colui_il_quale mi ha fatto uscire da quello schifo di new national road. derveni è lì davanti a me e trovare un distributore sarà come bere un bicchier d’acqua. dopo appena un incrocio, eccolo li il benzinaro. entro sparato di 4°, lascio un inchiodata nera nell’asfalto lunga 5 metri e minaccio la donnina di farmi un pieno col dito puntato. e alla svelta.

Ora che sono tranquillo nella nave mi viene da ridere! Adesso mi sento di lanciare l’ultima sfida a me stesso: voglio gli appennini di notte, li voglio con la neve, con il gelo, con i lupi manari che mi corrono dietro. Voglio nargaroth nelle cuffie per alzare l’adrenalina e tenere i nervi in tensione. E vincere anche questa sfida, prima di ritornare a casa. Ma e’ proprio cosi interessante passare le serate al bar?Immagine

 

Si ritorna in Italia, cara Italia!!!

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La VespAcropoli – Giorno 4, Atene

La città è tenuta malissimo, sporcizia e casino dovunque, per fortuna il mio albergo è vicino al centro -monastiraki, sintagma square e omonia square- dove le cose sembrano migliorare. passo la serata per le vie del centro e la mia opinione migliora, per la prima volta da quando ho messo piede in grecia c’è atmosfera natalizia e questo è buono. lassù a 200mt c’è l’Olimpo. domani ci andrò, son venuto per questo!
son rientrato in albergo facendo la passeggiata più terrificante della mia vita, passando ben vestito a mezzanotte in quartieri dove barboni e zingari dormivano sotto le logge, e i cinesi mi guardavano con aria sospetta; alcuni turchi (credo, là ne è pieno) mi si avvicinano per dirmi qualcosa che…… BOHH!!!!!!!!! sguardo fisso in terra e andare. per me andar a dare la buonanotte alla mia vespa che riposa in un garage custodito, umidissimo ma sicuro, è un sollievo.
le smonto lo specchietto cromato, con la promessa di portarlo lassù nell’olimpo dentro lo zaino, cosi anche lei potrà raccontare e vantarsi di essere l’unica (ne sono sicuro) ad essere stata toccata dagli Dei. ed il giorno dopo, vadò sù in cima a godermi questo spettacolo, meraviglia delle meraviglie. l’acropoli di atene, dove è nata la civiltà e la democrazia, dove si narrano miti e leggende di Zeus, Atena e Poseidone, Apollo e Mnemosine, stare qui dopo aver letto la Teogonia di Esiodo fa accapponare la pelle. ho fatto bene a venire fin qui, ne sono convinto ora più che mai. ma ahime, mi affaccio dalle mura e sotto di me c’è una città disordinata, caotica, piena di inquinamento e problemi dove la gente se ne frega di tutto, non porta rispetto… neanche a ciò che gli avi dei loro avi hanno costruito. quella città là sotto non è figlia degli Dei, l’acropoli è un altro mondo rispetto a tutto il resto. io ora sono in questo mondo e mi rendo conto di voler essere qui e da nessun altra parte. la città ai miei piedi non mi attira per niente.Oggi ho portato la Vespa nel posto dove merita di stare. Sull’Olimpo. Solo lo specchetto a dire il vero, arrivare fin quassu’ con tutta la vespa e’ impossibile! Ora che ha ricevuto anche la benedizione degli Dei, posso considerarmi soddisfatto e riprendere la strada verso casa… domani mi aspetta il traghetto a Patras, un giorno di traversata e anche la grecia sara’ archiviata.

Io (e lo specchietto) sull’Acropoli.

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La VespAcropoli – Giorno 3, Korinthos-Atene

Il fatto di poter andare con la vespa per le strade della grecia senza casco, e’ la cosa piu’ bella che potesse capitarmi. Stamattina ho lasciato una piccola ma ”davvero carina” citta’, per arrivare ad atene. Qua e’ veramente un casino. C’e’ anarchia totale, tutti fanno quello che gli pare, e’ pieno di stranieri e c’e’ un degrado allucinante. Questa crisi, mi sa che i greci se la meritano, ma come si fa a vivere cosi??? Bando alle ciance, da domani andro’ a vedere la grecia che VOGLIO vedere, quella dell’acropoli, dei musei e via dicendo. L’albergo non e’ male considerando che per 2 notti pago 30 euro e ho il bagno privato (ci tengo a precisare che la finestra ha i vetri in frantumi e nella doccia penzolano 2 preoccupanti fili elettrici), a stare qui da soli ci vuole fegato. Mi piace!

Sulla strada per Atene

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